Il terreno e i cultivar

Lontani da ogni contaminazione o influenza industriale, i nostri ulivi crescono felicemente da oltre 160 anni in terreni collinari ricchi di sorgenti, a 300 metri sul livello del mare.
Rivolti a est per salutare il sole del mattino che sorge, godono di tutte le caratteristiche necessarie per donarci extravergini di profumi e qualità eccellenti.

“Verzen” è il nome della contrada in cui la mia famiglia, i Menini, vive da sempre. Un’antica targa scolpita nella pietra che riporta l’anno 1605 ci dice che sicuramente la corte già esisteva a quell’epoca e anzi probabilmente è più antica, mentre degli atti notarili dell’800 testimoniano quando finalmente si riuscì a passare dalla mezzadria a possedere la terra che si lavorava.

Il terreno su cui sorgono gli uliveti della nostra azienda agricola è calcareo, ha una tessitura argilloso-limosa con una buona presenza di scheletro (sassi, roccia); assieme all’esposizione ad est queste caratteristiche costituiscono una situazione ottimale per ottenere un prodotto eccellente.
Si stima che le piante più vecchie siano state piantate intorno alla metà del 1800, mentre le altre coprono un ventaglio temporale che va dalla fine della seconda guerra mondiale ai primi anni del 2000, come l’ultima cultivar introdotta: il Leccio del Corno.

Le cultivar dei nostri oli extravergini di oliva

“Cultivar” è il termine col quale in agronomia s’indica la varietà di una certa pianta coltivata, nel nostro caso l’ulivo. Ogni cultivar ha specifiche caratteristiche di sensibilità agli agenti ambientali, di resa e di sapori/profumi che vengono ulteriormente arricchiti di sfumature dal tipo di suolo e dall’esposzione solare dei terreni.
Selezionare al meglio l’equilibrio di questi fattori e decidere come miscelare o meno l’olio ottenuto da ciascuna cultivar è quello che un po’ disegna la personalità di un frantoio.

Grignano

Cultivar autoctona della val di Mezzane, presente in modo prevalente in tutta la zona. Si tratta di un tipo d’olivo a bassa resa e di difficile gestione ma che ripaga con un olio molto caratteristico e di altissima qualità.

Favarol

Cultivar molto diffusa nel Veneto e in particolare nel veronese caratterizzata da una buona resa ma ad anni alterni. Di odore fruttato, lievemente erbaceo, con sentore prevalente di carciofo e pomodoro. Il sapore è equilibrato, con note di amaro e piccante di intensità medio-leggera.

Leccio del Corno

Cultivar tipica della Toscana che abbiamo introdotto nei primi anni 2000. Ne apprezziamo i profumi di carciofo e la gradevole vena amara che dona all’olio.

Leccino

È una cultivar molto diffusa in tutta Italia per le sue caratteristiche di precoce fruttificazione, buona produttività e buona qualità dell’olio che risulta fruttato e con un buon equilibrio dolce-amaro-piccante;

Gentile

Cultivar di origine molisana soggetta al fenomeno dell’alternanza. Molto facile il distacco polpa-nocciolo. L’olio che si estrae presenta profumi vegetali di oliva verde con un buon equilibrio tra le note dolci e amaro-piccanti.

Casaliva

È una cultivar originaria della Lombardia e del Veneto, caratterizza in particolare l’olio prodotto sul lago di Garda. Pianta vigorosa con produttività elevata e costante il cui olio è leggero e profumato .

Coratina

Cultivar caratterizzato da una produzione alternante e a maturazione tardiva. L’olio prodotto di colore giallo-verde dal sapore molto intenso e fruttato, leggermente amaro e tipicamente piccante per l’alta concentrazione di polifenoli .